Cari amici,
Vi scrivo per comunicarvi lo stato di precarietà in cui versa la Scuola Superiore di Catania.
Quest’ultima rappresenta, insieme all’ISUFI di Lecce, l’unico esempio di Scuola di Eccellenza al Sud, fiore all’occhiello dell’Ateneo Catanese. È un istituto di alta formazione, di perfezionamento degli studi universitari e di avvio alla ricerca, i cui risultati sono ampiamente confermati dalle numerose pubblicazioni prodotte dai suoi studenti. Gli Allievi della Scuola, oltre a seguire i corsi dell’Ateneo di Catania, frequentano dei corsi interni aggiuntivi, che concorrono ad elevare il loro livello di preparazione, e devono tenere una media non inferiore a 27/30; essi sono inoltre finanziati dalla Scuola per lo svolgimenti di attività di ricerca all’estero.
Ciononostante, a dieci anni dalla sua nascita, la scuola oggi rischia di non avere fondi a sufficienza per bandire il concorso per l’anno accademico 2008-2009.
È chiaro come già quest’eventualità da sola mini il significato di una Scuola che si propone a garanzia del futuro degli studenti “eccellenti” della nostra Università.
La situazione è in realtà più complicata e per certi aspetti più grave, aleggiando la possibilità di una chiusura definitiva della Scuola. È per questo che mi rivolgo a tutti voi chiedendovi di aiutarci per quanto possibile. Inserisco qui il link ad una petizione on-line a favore della prosecuzione dell’attività della Scuola Superiore di Catania.
Firmate e diffondete la notizia a tutti i vostri contatti.
http://www.firmiamo.it/sign/list/sopravvivisscSinceramente,
Riccardo,
Scuola Superiore di Catania