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Ultimo Urlo - Inviato da: efisio - Domenica, 03 Giugno 2018 00:10
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Foto del Capitolo della Provincia Romana dei Padri Mercedari - 2018 - Clicca qui -
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San Pietro Nolasco oggi, riflessione sul ruolo dei laici mercedar |
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Guest_alexshine_*
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Aug 27 2006, 03:53 PM
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Guest
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Rivolgo a voi tutti queste domande perchè possano stimolare la presa di consapevolezza del nostro ruolo di laici mercedari nella Chiesa e perchè possiamo avanzare nuove esigenze per una nuova ed efficace testimonianza del Cristo Risorto secondo Pietro Nolasco. 1) E' lecita la pretesa di voler definire la singolarità di un carisma rispetto agli altri e svilupparne i contenuti esplicitandone le implicazioni pratiche e teoretiche? 2) Se è vero che oggi non esistono più schiavi ma siamo tutti schiavi del peccato e, se è altrettanto vero che vi sarebbero infinite interpretazioni riguardo alla vocazione redentrice dell'ordine mercedario, è lecita la pretesa di voler riattualizzare e definire i contenuti del carisma secondo lo spirito del fondatore dell'ordine, adattandone le implicazioni pratiche e teoretiche ad una nuova e molteplice necessità di testimonianza? 3) Resterebbe inattesa l'esigenza di trovare una corrispondenza specifica in rapporto al carisma affinchè se ne possano ricontestualizzare chiaramente i contenuti e, alla luce di questi, conformare, sviluppare e strutturare una realtà laica, già esistente appunto attorno al nome e alla storia dell'ordine? Ogni contributo è prezioso... a voi
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Guest_Tei_*
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Aug 28 2006, 05:37 PM
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Guest
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Sono contento di essere ignorante in italiano! Gesù parlava con semplicità, chi non capiva era solo chi era duro di cuore. se magari cerchiamo di imitare Gesù in tutto e per tutto forse riusciremo a capirci meglio e ad amarci di più. w la semplicità
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Guest_alex_shine_*
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Aug 31 2006, 11:37 PM
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Guest
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La semplicità di cui Cristo parla è quella dello spirito;Gesù parlava in semplici parabole perchè tutto fosse più semplice; i suoi capivano nelle parole, ma non nello spirito e, li apostrofava non raramente come "privi d' intelligenza" e chiedeva loro "ma non capite?". Ebbene si, non riuscivano a capire nello spirito, perchè Cristo dava ad intendere, ma non svelava completamente. Per motivi di varia natura ho fatto la stessa cosa e questi interventi sono l'ennesima dimostrazione del fatto che l'uomo ha sempre più difficoltà a capire nello spirito che nell'umana parola, dato che emerge chiaramente dall'insieme delle mie domande l'obbiettivo che mi sta a cuore e,se neanche in una di queste si dovesse intuire una parvenza di filo logico,il mio obbiettivo è chiaramente esplicitato nella premessa del tema. Ed è proprio sulla portata di questo obbiettivo che io avrei posto l'accento; sulla base di questo contenuto, dal quale, volenti o nolenti, noi laici mercedari non possiamo prescindere, io avrei posto le basi di una discussione con eventuali critiche costruttive, edificanti non tanto per la mia dialettica, di cui nessuno si cura, quanto per l'obbiettivo in se. Forse ancor prima avrei richiesto spiegazioni riguardo le domande visto che ogniuno si esprime come gli è dato e come è consono all'importanza del tema.Soprattutto non avrei anteposto la forma al contenuto e, con la semplicità di cui Cristo parla, avrei cercato di capirne di più, ma evidentemente il desiderio di conoscere e vivere il carisma di cui taluni fanno a volte tanto sfoggio, non è diffuso e, di questo devo ancora prenderne atto.
Dato che qua si va avanti a ritmo di provocazioni, io mi adeguo e vi mando la mia... .......W S. Pietro Nolasco.........Tanteccoussebbelle!
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Sep 1 2006, 09:58 AM
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Advanced Member
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Iscritto il: 14-September 05
Utente Nr.: 21
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In claris non fit interpretatio....replico anche in questo caso punto per punto 1)Sul fatto che sia dalle domande che dalla premessa possa apparire, come tu affermi quasi fosse una verità dogmatica, l'obbiettivo che ti sta tanto a cuore io continuo ad avere i miei forti dubbi... supportati anche dal parere di alcuni che pur avendo letto il forum non hanno osato rispondere . 2) Cito poi parte del testo : "Per motivi di varia natura ho fatto la stessa cosa e questi interventi sono l'ennesima dimostrazione del fatto che l'uomo ha sempre più difficoltà a capire nello spirito che nell'umana parola ". A parte il fatto che sarei curioso di conoscere questi motivi di varia natura che ti hanno spinto ad essere un alter Christus.... io ritengo invece che il formulare delle domande in una certa forma e il non riconoscerla per quello che è, sia l'ennesima dimostrazione di come si sia lontani dal somigliare a Colui che si definì: " mite ed umile di cuore ". 3) Cito ancora: " Ed è proprio sulla portata di questo obbiettivo che io avrei posto l'accento; sulla base di questo contenuto, dal quale, volenti o nolenti, noi laici mercedari non possiamo prescindere, io avrei posto le basi di una discussione con eventuali critiche costruttive, edificanti non tanto per la mia dialettica, di cui nessuno si cura, quanto per l'obbiettivo in se. " Ritengo che la critica sia di per se costruttiva anche nel momento in cui, contestando una certa "dialettica", tenta ( oimè in vano ) di far comprendere quanto lo scopo che alexshine si propone ( cioé un'edificante discussione ) trovi un ostacolo proprio nella sua..." ars oratoria ". Non a caso ( come per altro ho scritto ) sono stato volutamente provocatorio. 4)Cito:" Forse ancor prima avrei richiesto spiegazioni riguardo le domande visto che ognuno si esprime come gli è dato e come è consono all'importanza del tema. " Beh io ho cercato di chiedere spiegazioni alle domande ( tra l'altro ne ho pure formulate due ) e, soprattutto per quanto riguarda il terzo quesito, ho sottolineato che ho solo "tentato di azzardare una risposta" ( segno che forse la domanda richiedeva una chiarificazione ). Vorrei poi far notare che l'importanza del tema non è una giustificazione all'astrusità del linguaggio e che tutti abbiamo in noi la capacità ( vedi l'esempio che ci ha dato Gesù ) di abbassare la nostra scienza per renderla comprensibile agli altri, anzi ....quanto più il tema è importante tanto più ci dovremmo sforzare di renderlo accessibile a tutti. 5)Cito: "Soprattutto non avrei anteposto la forma al contenuto e, con la semplicità di cui Cristo parla, avrei cercato di capirne di più, ma evidentemente il desiderio di conoscere e vivere il carisma di cui taluni fanno a volte tanto sfoggio, non è diffuso e, di questo devo ancora prenderne atto." Come dice un vecchio adagio: "il bue che dice cornuto all'asino" , di fatto tu hai anteposto al contenuto la forma ed il fatto che provocatoriamente te lo si sia fatto notare anziché farti aprire al dialogo ( come speravo )e comprendere "l'ironia" della contestazione ( ammetto, per certi versi, forse dura ma se mi conosci sai bene da che sentimenti fu mossa ) ti ha chiuso sulla difensiva. Comunque per non continuare sul provocatorio ( credo sarebbe inutile ), potresti rendermi noto qual'è l'obbiettivo che ti proponi in questo forum? Spiegamelo come se stessi parlando con un bambino di 7 anni così magari capiamo tutti o quantomeno tutti abbiamo meno difficoltà nel comprendere e meno rischi di fraintendere. W la semplicità
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Guest_Tei_*
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Sep 1 2006, 10:25 PM
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Guest
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Sep 2 2006, 12:34 AM
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Advanced Member
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Iscritto il: 20-October 05
Da: Cagliari
Utente Nr.: 34
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(Tei @ Venerdì, 2006-Set-01, 11:25) Allora aspetteremo pazientemente il suo ritorno...
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"Peace begins with a smile" (Madre Teresa di Calcutta)
Avvampando gli angeli caddero; profondo il tuono riempì le loro rive, bruciando con i roghi dell'orco.
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Guest_/guest\_*
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Sep 2 2006, 11:35 AM
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Guest
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In tutto questo mare magnum di parole di fondo credo che il punto su cui confrontarsi sia questo: l'MGM vuol restare un gruppo di carattere parrocchiale (senza nulla togliere ai gruppi parrocchiali) o evolversi in un Movimento cattolico?E' qst che vuoi dire alex shine in parole molto povere?
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Sep 2 2006, 03:19 PM
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Advanced Member
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Iscritto il: 14-September 05
Da: Sicilia - Palermo
Utente Nr.: 19
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Carissimi, sono sicuramente la meno adatta a scrive su questo forum, perchè estranea alla vostra realtà parrocchiale e di gruppo, anche se faccio parte di un cenacolo intitolato alla Madonna della Mercede. Ma conosco la spiritualità mercedaria in quanto nel nostro piccolo gruppo cerchiamo in piccolo di realizzare un cammino mercedario. La premessa era necessaria. Mi permetto di scrivere solo per dire che quando si apre un post in un forum si deve cercaredi scrivere nel modo più chiaro possibile: spesso succede che nella nostra mente abbiamo ben chiaro ciò che vogliamo dire, ma poi al momento di scrivere tutto viene complicato. Parlo qui per esperienza, in quanto modero un forum cattolico e spesso mi ritrovo a leggere dei piccoli enigmi che per risolverli ci vuole non so quale codice! Andando adesso al quesito proposto sul carisma dei mercedari oggi, penso che Alex_Shine voglia dire, almeno credo se mi sbaglio mi corregga, che l'obiettivo che vuole proporre sia una rivisitazione delle schiavitù, anche se, a mio avviso la schiavitù non è che sia molto cambiata. Ma non voglio aprire altre polemiche. Alex _Shine vorrei che tu riproponessi in chiave più semplice il tuo pensiero, perchè sono convinta che nascerà un costruttivo e arricchiente scambio di opinioni e riflessioni.
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Guest_alex_shine_*
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Sep 2 2006, 04:49 PM
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Guest
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Premetto che non ho computer e quindi non posso avere prontezza di risposta,ho solo 5 min ora e scrivo da casa di un amico e,che la mia risposta era diretta a Tei e Teofilo che erano gli unici a popolare il forum e con i quali abbiamo già ampiamente parlato dell'argomento quest'estate.Per questo motivo la mia replica aveva ancora un lessico colorito,ma le mie prime domande avevano il solo scopo di presentare una discussione e avrei subito spiegato le mie ragioni.
Guest ha afferrato il senso delle mie domande. Cioè :
E' possibile secondo voi l'evoluzione delle varie realtà mercedarie d'italia ,e non solo,in un movimento vero e proprio,come la Gifra o altre realtà sorte attorno a degli ordini religiosi?
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Sep 2 2006, 05:30 PM
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Advanced Member
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Iscritto il: 14-September 05
Utente Nr.: 21
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Ok, chiaro ora rispondo: Mi ha colpito molto una predica di Don Ottavio Utzeri, dove in sintesi si parlava dell'esistenza di due vie per arrivare a Dio: 1) la prima è quella che dalla conoscenza porta a credere ( conoscere per credere ) 2) la seconda è quella che dal credere muove verso la conoscenza ( credere per conoscere ). Sempre nella stessa predica si diceva che ciò che alla fin fine distingue un cristiano da un "non cristiano" è il fatto che solo il cristiano ha in se gli stessi sentimenti di Gesù ( non il pregare, anche i mussulmani pregano; non le pratiche di pietà perché anche queste non sono un'esclusiva dei cristiani ). Fatta questa premessa mi chiedo: cosa distingue un giovane mercedario dall'appartenente ad un'altra realtà giovanile cristiana ( es. Gifra= gioventù francescana ) ? Il carisma mercedario...il 4 voto....ma quanto sappiamo noi di questo carisma? Personalmente poco, quindi credo che la prima cosa da fare se si vuole fare dell'MGM un movimento giovanile ( prima ancora che un movimento parrocchiale o di carattere nazionale ) sia approfondire il carisma mercedario ( per tornare alla premessa di prima : conoscere per credere ). Credo inoltre che dovremmo approfondire assieme oltre che il carisma mercedario prima di tutto la conoscenza della nostra religione ( cioé quella cattolica )....in altre parole ritengo che la "casa" ( movimento ) debba costruirsi partendo dalle fondamenta e non dal tetto. Quindi io avrei una proposta concreta ( l'ho già fatta in altra sede qui a cagliari ): seguire tutti assieme dei corsi di esegesi bibblica, catechismo e approfondimento del carisma mercedario. Questi corsi potrebbero essere fatti dai padri mercedari anche secondo delle turnazioni e secondo la disponibilità di ognuno. Ritengo inoltre che questi corsi dovrebbero essere prioritari rispetto a qualsiasi altra attività e che ci dovremmo guardare dal pericolo dell'attivismo ( come di recente ha ricordato il pontefice nell'angelus del 20.08.2006, cito a tal proposito da quel discorso le seguenti parole : "le molte occupazioni conducono spesso alla "durezza del cuore", "non sono altro che sofferenza dello spirito, smarrimento dell’intelligenza, dispersione della grazia. L’ammonimento vale per ogni genere di occupazioni, fossero pure quelle inerenti al governo della Chiesa" ). Penso poi che il tutto dovrebbe essere vissuto: 1) in libertà: ognuno fa quel che può, compatibilmente a quel che può, e nessuno è autorizzato a forzarlo perché, come dice un proverbio: "chi di libertà è privo ha in odio di esser vivo" ( e anche di far parte di un movimento ...qualunque esso sia ); 2) in fraternità e con rispetto: se noi siamo i mattoni che compongono l'edificio Chiesa e questa realtà comprende anche una costruzione che noi vogliamo chiamare M.G.M occore che in questo movimento si usi rispetto gli uni verso gli altri e quando ciò non avviene sarebbe bello che si chiedesse scusa e che ci si riappacificasse, colgo quindi l'occasione per chiedere ad alexshine scusa per le mie dure parole perché anche se il fine era buono, e penso di averlo raggiunto, forse i mezzi che ho usato non lo erano altrettanto ...tanto da offendere l'autore di questo forum; il fine non giustifica i mezzi, e questo anche se io in coscienza volevo solo essere un po' polemico per un buon fine e non ero intenzionato ad offendere nessuno ). P.S.: ovviamente la mia è solo una proposta, non una verità di fede, quindi se qualcuno la pensa in modo diverso mi farebbe piacere confrontarmi con questa persona. Attendo qualche parere e qualche altra proposta.
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Guest_Tei_*
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Sep 2 2006, 07:35 PM
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Guest
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Clementissimo....
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Oct 25 2006, 02:28 PM
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Member
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Iscritto il: 7-September 05
Utente Nr.: 6
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Articolo di Elisabetta La Monica MGM-San Cataldo per la rivista: ECO voce di giovani in cammino, AC Santa Maria della Mercede-Roma Il Movimento Giovanile Mercedario (MGM): chi è? Cosa fa? Perché lo fa?
Il Movimento Giovanile Mercedario (MGM) è una realtà della famiglia mercedaria che si riconosce nel particolare carisma suggerito da Pietro Nolasco: essere "liberi" per liberare gli altri. Nello specifico si preoccupa di rispondere alle richieste di formazione e crescita spirituale dei giovani (da qui ‘Giovanile’) che sentono di condividere il carisma di questa famiglia (da qui ‘Mercedario’). La definizione “movimento” indica che è una realtà dinamica, aperta verso l’altro, che non richiede una iscrizione o una registrazione: chiunque voglia è ‘libero’ di partecipare agli incontri e alle attività programmate insieme quando sente l’esigenza di coltivare e di vivere in questo modo la propria fede (da qui ‘Movimento’). Da ciò che abbiamo appena detto speriamo sia chiaro il significato della denominazione ‘Movimento Giovanile Mercedario’. Ma cosa fa l’MGM? L’MGM prega insieme: è costante e fedele alla prassi della preghiera e della vita sacramentale. L’MGM cerca di crescere nella fede vivendo ‘nel’ mondo e confrontandosi ‘con’ il mondo: è pronto a confrontarsi serenamente e coraggiosamente ovunque e su tematiche di ogni genere. E le modalità sono varie: ciascuno si interroga personalmente e poi con il gruppo. Il gruppo, poi, si relaziona con ciò che dicono i giornali o con ciò che raccontano i mezzi di comunicazione audio-visivi, con l’idea che ne hanno i ‘grandi’ … insomma con l’idea che ne ha il mondo. E naturalmente tutto non può che concludersi con l’incontro con la Parola di Dio, solitamente durante un ritiro e con l’aiuto di una guida spirituale. L’MGM si diverte: sono ormai usuali le feste di inizio Anno Pastorale, di fine Anno Pastorale, di Natale, Carnevale e … varie ed eventuali. Ma è pur vero che l’MGM vive all’interno di una parrocchia e deve integrarsi con la vita della parrocchia stessa. Ne gestisce e anima, dunque, determinati momenti; mette il suo tempo libero a disposizione per attività di volontariato; collabora per la preparazione dei bambini e degli adolescenti ai Sacramenti della Comunione e della Cresima; aiuta gli adulti nell’animazione delle attività di svago-divertimento per i più piccoli (grest, tombola durante il periodo Natalizio, festa mascherata a Carnevale, …), anima le celebrazioni liturgiche con canti-preghiera … fa, cioè, parte del coro. L’MGM è per sua stessa natura una realtà non solo locale ma anche nazionale. Vi sono stati, vi sono e vi saranno, pertanto, dei momenti di crescita comune di tutti i gruppi MGM-locali. Nel 2005 andiamo insieme alla GMG2005 a Colonia. E quelli sono stati i giorni in cui noi giovani mercedari, insieme a tutti i giovani del mondo, ci siamo sentiti protagonisti del mondo. Siamo partiti chi da Alghero, chi da Cagliari, chi da Carpignano, chi da San Cataldo, chi da Roma, intraprendendo un lungo e non facile viaggio. Siamo andati spinti dalla curiosità, dal desiderio di conoscere il nuovo papa, di incontrare e confrontarci tra noi e con altri giovani, di fare nuove esperienze, di crescere spiritualmente. E fra tutti questi nostri desideri e aspettative nessuno è rimasto deluso. La GMG ha rafforzato il nostro sentirci appartenenti ad una stessa famiglia, la piccola famiglia mercedaria a sua volta inclusa nella ‘infinita’ Chiesa di Dio: una Chiesa unita, senza confini, universale. Sperimentato che insieme si sta bene, ci ritroviamo non più tanto lontano, a Colonia, ma in una località più facilmente ‘raggiungibile’: a Bassano Romano, vicino Viterbo, durante il Campo-Scuola-2006. Nostro “compagno di viaggio” durante tutti i sette giorni è il profeta Elia che decide, sotto nostro invito, di mettersi in viaggio insieme a noi. Ed eccovi la ‘scoperta’ fatta alla fine del nostro peregrinare per le ‘strade impervie’ di Bassano Romano: per far felice Dio tutto sta nel dar voce alla Sua Parola con la nostra vita. E per far felici noi? Nessun problema, la formula si ripete. Vi abbiamo detto che nelle nostre parrocchie ci occupiamo anche dell’ ‘animazione’. Ma chi è l’animatore? Cosa deve fare l’animatore per essere realmente tale? Tutti ce lo chiedevamo e non trovando singolarmente una risposta esauriente i padri mercedari hanno organizzato per noi un vero e proprio ‘Corso di Formazione per Animatori’ nel gennaio del 2006. Ed ecco la risposta al nostro interrogativo: l’animatore deve essere per il ragazzo «un piatto di minestra calda e fumante» e cioè una persona che sappia scaldare il cuore con le sue parole, con il suo sorriso, con il suo sguardo, con la sua stretta di mano, ... E per poter divenire tale l’animatore deve: accogliere il singolo ragazzo, conoscerlo, conquistarsi e dargli fiducia. L’animatore deve far suo ciò che diceva Don Bosco: «Se vuoi che i ragazzi facciano quello che piace a te fai prima quello che piace a loro». E il Giovane Mercedario si mette anche alla prova come ‘missionario’. Un gruppo di otto giovani persone nel settembre del 2006 va in India. Stando in questa bellissima terra, con il suo popolo molto povero ma allo stesso tempo molto ospitale, con i suoi dolcissimi bimbi, con i suoi affettuosissimi giovani scopre che in questi paesi ‘meno fortunati’ rispetto ai paesi occidentali (l’India appunto) più che dare ricevi, più che alleviare le sofferenze altrui sei tu, presunto missionario, che ti rinvigorisci e fortifichi spiritualmente. I giovani sono stati ospiti dell’India per 25 giorni durante i quali le esperienze si sono susseguite ininterrottamente: tante e qualitativamente differenti le une dalle altre che li hanno fatti crescere e arricchiti spiritualmente. Cosa da valore alla vita? Darsi all’altro incondizionatamente. Concludiamo tracciandovi la fisionomia spirituale del giovane mercedario che può riassumersi nei seguenti punti: Visitare: per incarnarsi come Gesù nella vita degli altri, con sincera amicizia e condivisione. Intuire: come "specialisti in schiavitù" scoprire le catene materiali e spirituali che imprigionano i fratelli che sono attorno a noi. Liberi per liberare: col cuore e con la mente liberati da Gesù pronti ad aiutare gli altri a liberarsi anche loro. Costruttori di fraternità: animatori di amicizia e fraternità in parrocchia, a scuola, nei gruppi… dappertutto e con tutti!
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