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Ultimo Urlo - Inviato da: efisio - Domenica, 03 Giugno 2018 00:10
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Papa, islam e cristiani |
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Sep 10 2007, 09:21 PM
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Per tornare a Bomba, come diceva una mia prof di italiano, rispondo ad Eliot sul problema dell'identità cristiana: Nessun teorema ma il semplice, chiaro, cristallino pensiero della Chiesa Cattolica Apostolica Romana. Quando ho parlato di altri fondatori di religioni mi riferivo al fatto che per i musulmani Cristo è un semplice profeta e se permetti mi da un tantiniello fastidio che lo pongano al di sotto di Maometto ( altro fondatore di religioni ) e poi oltre al fastidio si aggiunge l'impossibilità di dialogo su questo punto: un cristiano non può non credere che Gesù è veramente Dio . Se poi mi dovessi trovare in pericolo ( inteso come attentato alla fede cattolica compiuto dai musulmani ) è proprio in quel momento che sventolo la bandiera della mia identità cristiana.... non vorrei che il giorno del Giudizio mi si accusasse di aver rinnegato il Figlio di Dio ( Matteo 10,33 ) perché vedi: il fatto che Gesù sia vero Dio e vero uomo, è una questione di fede della massima importanza e il fatto che i musulmani la vogliano minare non è questione di poco conto. Se le parole che leggiamo nei vangeli costituissero semplicemente il pensiero di un uomo, come tali sarebbero fallibili, tu immagina la portata devastante di una tale assurda E-R-E-S-I-A. Per quanto riguarda infine l'allineamento col pensiero della Chiesa non penso che sia ambiguo e centri poco con la fede, basti pensare alle parole che diciamo nel Credo ( Credo la Chiesa Una Santa Cattolica e Apostolica )e a quelle presenti nell'"atto di fede" ( che un tempo devotamente si faceva imparare a memoria ai bambini ): " Mio Dio, perché sei verità infallibile, credo fermamente tutto quello che hai rivelato e che la Santa Chiesa ci propone a credere".
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Sep 10 2007, 09:55 PM
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Per quanto riguarda il pensiero di san Francesco sulle crociate ci terrei a far tener presente che l'idea per cui il Santo si sarebbe lanciato in una missione fuori dall'italia senza avere intenti di proselitismo o comunque con pensieri di critica ( anche inespressi ma desumibili da certi suoi comportamenti e parole ) verso l'atteggiamento della Chiesa del tempo nei confronti delle crociate ....non solo è un'idea fuorviante ma probabilmente è radicalmente errata. La radice di questo pensiero sta in un libro scritto dallo storico Giovanni Miccoli ed intitolato " Francesco d'assisi" dove viene riportato il capitolo 16 della Regola non bollata dove si legge: «I frati che vanno tra gli infedeli [e in specie tra i saraceni] possono vivere e comportarsi con loro, spiritualmente, in due modi. Un modo è che non suscitino liti o controversie, ma siano soggetti, per amore di Dio, a ogni umana creatura, e confessino di essere cristiani. Un altro modo è che, quando vedessero che piace al Signore, annuncino la parola di Dio, affinché quelli credano in Dio onnipotente, Padre e figlio e Spirito Santo, creatore di ogni cosa, il Figlio redentore e salvatore; e siano battezzati e diventino cristiani, poiché chi non nasce dall’acqua e dallo Spinto Santo, non può entrare nel regno di Dio». Dalla seconda parte del testo si può intuire PERO' come in realtà l'atteggiamento del cristiano possa anche essere spinto verso l'attivismo. Di questo ne è dato conferma nella biografia di San Francesco scritta da San Bonaventura dove viene riportata la testimonianza di frate Illuminato ( il frate che accompagnò San Francesco presso il sultano al-Kamil ): il sultano disse al santo «Il vostro Dio ha insegnato nei suoi Vangeli che non si deve rendere male per male... Quanto più dunque i cristiani non devono invadere la nostra terra?».San Francesco replicò: «Non sembra che abbiate letto per intero il Vangelo di Cristo nostro Signore. Altrove dice infatti: “Se un tuo occhio ti scandalizza, cavalo e gettalo lontano da te”..., con il che ci volle insegnare che dobbiamo sradicare completamente... un uomo per quanto caro o vicino — anche se ci fosse caro come un occhio della testa — che cerchi di toglierci dalla fede e dall’amore del nostro Dio. PER QUESTO I CRISTIANI GIUSTAMENTE ATTACCANO VOI E LA VOSTRA TERRA CHE AVETE OCCUPATO, PERCHE' BESTEMMIATE IL NOME DI CRISTO E ALLONTANATE DAL SUO CULTO QUELLI CHE POTETE . Se pero voleste conoscere il creatore e redentore, confessarlo e adorarlo, vi amerebbero come loro stessi». Quindi mutuando le parole dette dal Santo: sradichiamo dall'europa i mussulmani che ,per quanto cari, ci sono di scandalo ( non dico di trucidarli ma solo di stare attenti..... adesso si avvicinano "buoni buonini" ma secondo me è un'atteggiamento di facciata, almeno da parte dei più di loro, come avranno preso il potere saranno guai e faranno vedere il loro vero volto). Concludo con un personalissimo: W il papa re !!!!! E mutuando Branduardi: Capitan Gesù, non stà lassù, lui stà quaggiù con la bandiera in mano. Sempre quaggiù, con la bandiera in mano, Gesù, mio capitano! Comanda Santi e fanti e coglie tutti quanti gli diavoli in flagrante, Gesù, mio comandante! Capitan Gesù, non stà lassù, stà quaggiù a battagliar col male. Sempre quaggiù a battagliar col male, Gesù, mio generale! LUI CACCIA DALLA TANA LA FECCIA MUSULMANA e il popolo giudio Gesù è il maresciallo mio!
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Guest_Eliot_*
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Sep 11 2007, 09:27 AM
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Guest
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La tua è proprio una strana idea di dialogo. Da un lato ti lamenti che i musulmani attentino alla tua libertà di professare la tua religione dall’altro asserisci che loro sono degli eretici perché non la pensano come te! 1) Mi spieghi la differenza che ci sarebbe tra noi e loro? 2) Se io mi dovessi “trovare in pericolo” mi piacerebbe avere il coraggio di comportarmi come tanti martiri cristiani (che, mi pare, non abbiano mai sventolato nessuna bandiera). E, infine, 3) quando parlavo di allineamento con la Chiesa mi riferivo ad allineamenti “politici e identitari” e non di fede, e che una certa parte della nostra gerarchia faccia politica (nel senso di partitica) nel richiamare quasi alla noia la nostra “identità cristiana” mi pare che sia evidente.. Teo (scusa il tono confidenziale) cerca cortesemente di non mettermi in bocca cose che non ho mai detto. P.S.: Un consiglio per una buona lettura: leggiti la “Lettera a Diogneto”.
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Guest_Eliot_*
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Sep 11 2007, 09:40 AM
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Guest
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(Teofilo @ Lunedì, 2007-Set-10, 22:55) “Se un tuo occhio ti scandalizza, cavalo e gettalo lontano da te”..., con il che ci volle insegnare che dobbiamo sradicare completamente... un uomo per quanto caro o vicino — anche se ci fosse caro come un occhio della testa — che cerchi di toglierci dalla fede e dall’amore del nostro Dio. Taglio tutto il resto che mi è sembrato molto confuso e contradditorio in tutto quello che hai scritto citazioni comprese. Ma quest'ultima è proprio una perla! Pensare che io ero convinto che Gesù Cristo parlasse del MIO occhio, della MIA mano, del MIO piede ecc. e non di quello di un altro. Splendido ... veramente ... ti faccio i miei complimenti! Consiglio a tutti prima di mandare questa roba di consultarvi con Efisio, eviterete veramente delle brutte figure. E lo sto dicendo con affetto Statemi bene.
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Guest_jaki for peace_*
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Sep 14 2007, 09:13 AM
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Guest
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Evitiamo di fare confusione perfaore: Miche San-Toro è un giornalista di Rai Due. Il sacerdote assasinato a Tebisonda è Don Andrea Santoro.
RIPORTO DA WWW.WORDPRESS.COM: "sull’omicidio di don Santoro che probabilmente non fu il ‘gesto di un fanatico isolato’. [...]E’ sempre piu’ probabile che il delitto fu ordito dalle stesse persone che il 19 gennaio uccisero il giornalista turco-armeno Dink e sia maturato negli ambienti dei lupi grigi di Trebisonda."
Come potete leggere l'omicidio potrebbe essere maturato dagli ambienti dei lupi grigi. Che io bollo come categoria "rifiuti pericolosi" come la lega nord.
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Guest_jaki for peace_*
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Sep 14 2007, 02:17 PM
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Guest
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beh, la tesi dei lupi grigi e quella più accreditata da me . Dico così perchè i lupi grigi sono più violenti dei leghisti anche se l'ideale è lo stesso. B**** o B******** o C******** lì vedo bene ad uccidere un Imam.
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Guest_jaki for peace_*
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Sep 17 2007, 07:54 PM
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Guest
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Chuisa la parentesi turca, apro una parentesi, molto grande!! Ecco un em@il che mi è sta inviata da Poco dal Cipax, Centro Interconfessione per la Pace di Roma. Cari Amici, Care Amiche, le nostre sorelle e fratelli musulmani giovedì scorso hanno iniziato il sacro digiuno del mese di Ramadan. Siamo felici di inviare a loro e a tutti le nostre amiche e amici questo messaggio di simpatia e di solidarietà degli organismi promotori della sesta giornata del dialogo islamo-cristiano (5 Ottobre prossimo). Uniamo alle rispettose espressioni di questo messaggio la nostra deplorazione per le frasi offensive ed arroganti del senatore Calderoli che contro i musulmani ha proposto una giornata di offesa religiosa. Con un caloroso augurio di pace e gioia, Daniela, Gianni, Giorgio e Stefano. A tutte le musulmane e a tutti i musulmani d'Italia fra pochi giorni inizierà il mese di Ramadan che i credenti musulmani attendono con particolare ansia per rafforzare sempre di più il proprio impegno sulla via dell' Islam, della completa sottomissione a Dio, liberandosi da ogni idolatria che, nella comune esperienza di cristiani e musulmani, è alla base di ingiuste oppressioni, di negazione dei diritti umani, di odio, di guerre e violenze di ogni tipo. Questo vostro encomiabile sforzo è di grande importanza non solo per voi musulmani ma anche per noi cristiani, per i credenti di tutte le religioni e per tutta la società umana nel suo complesso, che sta vivendo uno dei periodi più bui della propria storia. Auguriamo di cuore che ognuno di voi, seguendo gli insegnamenti del profeta Muhammad, possa trasformare se stesso ed aiutare tutta lo società a migliorare. Casualmente il Ramadan quest'anno inizia a ridosso dell'11 settembre, data tragica che nel 2001 ha dato inizio alla guerra mondiale nella quale siamo tuttora immersi: ricordare quel giorno ci impegna a moltiplicare i nostri sforzi contro tutte le guerre, contro tutte le barbarie, contro i mercanti di morte e i fautori della guerra ad ogni costo, contro la xenofobia e il razzismo. Abbiamo bisogno di «costruire speranza e convivialità»: questo l'appello che abbiamo lanciato in vista della prossima sesta giornata ecumenica del dialogo cristiano- islamico del 5 ottobre prossimo. E per «costruire speranza e convivialità» abbiamo bisogno di liberarci dalla paura dell'altro/a, del diverso/a da noi, di chi è portatore di una cultura, un modo di vivere, una religione diversa dalla nostra. E liberarsi della paura significa, per cristiani e musulmani, rimettere al centro della propria vita l'impegno contro l'idolatria che ha caratterizzato la vita sia di Muhammad, che ha cacciato gli idoli dalla Kaaba, sia di Gesù, che ha cacciato i mercanti dal tempio, dicendo con chiarezza con questi loro gesti che la religione non può essere al servizio di chicchessia, nè dei mercanti nè dei grandi sacerdoti. Abbiamo bisogno di guardare alle nostre differenze non come ad idoli da adorare ma come arricchimento reciproco verso una vita piena di amore, quell'amore che per cristiani e musulmani caratterizza l'essenza stessa di Dio: uno dei nomi di Dio della tradizione islamica è Al-Wadud, L'amorevole. Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri (Giov 13,35 ). Abbiamo bisogno di conoscerci sempre di più e meglio per apprezzare il molto che ci unisce e accettare il poco che ci divide come arricchimento reciproco, come stimolo reciproco a migliorarci sempre di più. Ed il senso del nostro appello va proprio nella direzione delle cose concrete da realizzare: la pace, la giustizia, una vita degna di essere vissuta sono tutte cose che richiedono l'impegno concreto delle persone senza il quale vane sono le parole o i buoni propositi. Anche quest'anno abbiamo bisogno di negare ai violenti e ai propugnatori della guerra qualsiasi legittimità religiosa. Il Dio unico, nel quale insieme crediamo, è un Dio di pace, di amore, di misericordia, di giustizia. Ed è con questo spirito che anche quest'anno vi auguriamo buon Ramadan karim: che il vostro sforzo possa dare anche a noi cristiani quegli stimoli necessari a superare tutte le difficoltà del momento e dare una speranza a questa nostra comune umanità. Ci auguriamo che, come negli altri anni, le moschee e le chiese d'Italia possano essere luoghi aperti all'incontro fra credenti di fede diversa ed in particolare fra cristiani e musulmani, che non hanno alcun motivo per odiarsi ma che hanno anzi molti motivi per essere uniti contro chi strumentalizza le rispettive religioni per perpetuare il proprio potere oppressivo. Buon Ramadan. Shalom - Salaam - Pace Il comitato organizzatore della VI giornata del dialogo islamo-cristiano CIPAX - Centro interconfessionale per la pace VIA OSTIENSE 152 00154 Roma Tel/Fax: 06-57283747 cipax-roma@libero.it www.romacivica.net/Cipax
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Sep 18 2007, 10:03 PM
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Utente Nr.: 21
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So di essere ripetitivo ma non mi stancherò mai di dirlo: i musulmani sono tipi che difficilmente scendono al dialogo, la lettera riportata mi pare farcita di demagogia. Detto in altri termini e "chi ha orecchie per intendere intenda": il lupo se vuol sbranare l'agnello in vicinanza di un pastore non ha altro da fare che travestirsi da pecora ed aspettare il momento propizio. Non sto qui a ripetere i passi del corano che comprovano quel che ho scritto ( lo ha già fatto Padre Efisio in questo stesso forum ) dico solo che se esistono musulmani che secondo l'insegnamento di Giovanni XXIII "cercano più ciò che unisce di ciò che divide" sono evidentemente persone da apprezzare ma a mio parere: 1) restano delle mosche bianche 2) probabilmente hanno una visione parziale della loro religione.....con ciò non intendo svolgere il ruolo del " figlio che insegna al babbo a fare i figli " ma voglio solo dire che da quel che so io le letture miti del corano e della sunna sono di certo meno di quelle estremiste ( o quantomeno sono le prime ad attecchire negli stati aconfessionali, laici e non teocratici........ ). Insomma per sintetizzare il mio pensiero: siamo puri come colombe ma.....non dimentichiamoci di esser prudenti come serpenti.
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Guest_jaki for peace_*
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Sep 18 2007, 10:58 PM
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Guest
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Questo messaggio è una conferma palese a tutti, con il pregiudizio del musulmano che non vuole dialogare (le frasi scritte da efisio, non dico che siano sbagliate per carità però ho qualche riserva sulla traduzione arabo classico - italiano... ) Noi siamo autorizzati a non dialogare. NON SAREMO NOI UN PO' ESTREMISTI NEI LORO CONFRONTI TRAMITE IL PREGIUDIZIO???
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Guest_Eliot_*
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Sep 21 2007, 04:53 PM
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Guest
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A proposito di Padre ANDREA Santoro, questo che leggerete può essere definito l'espressione più alta di identità cristiana: cioè la capacità di amare.
Avevo già letto anni fa questo testamento. Mi aveva colpito. Ma ora, rileggendolo parola per parola e in una terra musulmana, mi ha impressionato. Vi si riflette il volto di Gesù e l'essenza del suo vangelo. È una luce per tutti noi. Un dono di grazia calato in un momento di contrapposizione, di odio, di violenza. Una via da seguire nell'incontro con i nostri fratelli, diversi, ma salvati dallo stesso Gesù e guardati dallo stesso amore di Padre. Ho ringraziato Dio di questi monaci trappisti e ho pregato: donami Signore il loro stesso cuore. [Andrea Santoro] "Se dovesse arrivare il giorno, e potrebbe essere oggi, di essere vittima del terrorismo che sembra voler ingoiare oggi tutti gli stranieri che vivono in Algeria, mi piacerebbe che la mia comunità, la mia chiesa, la mia famiglia, si ricordassero che la mia vita era DONATA a Dio e a questo paese. Che accettino che il Padrone unico di tutti non saprebbe essere estraneo a questa partenza così brutale. Che preghino per me: come potrei essere trovato degno di una tale offerta? Che sappiano accostare questa morte alle tante altre ugualmente violente ma lasciate nell'indifferenza dell'anonimato. La mia vita non vale più di altre… Ho vissuto abbastanza per sapermi complice del male che sembra prevalere nel mondo e anche del male di colui che mi ucciderà ciecamente. Mi piacerebbe, quando dovesse venire il momento, avere un lampo di lucidità che mi permettesse di sollecitare il perdono di Dio e di tutti i miei fratelli in umanità e nello stesso tempo di perdonare io, con tutto il cuore, colui che mi avrà colpito. Io non posso augurarmi una tale morte: mi sembra importante dirlo chiaramente. Non vedo infatti come potrei rallegrarmi che questo popolo che amo potesse essere accusato tutto del mio assassinio. È un prezzo troppo alto quello di dovere "la grazia del martirio" (come si chiama) a un algerino, chiunque esso sia, soprattutto se questi dovesse dire di agire per fedeltà a ciò che egli pensa sia l'Islam. Conosco il disprezzo di cui sono circondati tutti gli algerini insieme. Conosco anche la caricature dell'Islam che incoraggiano un certo islamismo. È troppo facile mettere a posto la coscienza identificando il cammino religioso dell' Islam con l'integralismo degli estremisti. Per me l'Algeria e l'Islam sono un'altra cosa: sono come il corpo e l'anima. Ho già parlato chiaramente credo, a destra e a sinistra di ciò che ho ricevuto dall'Islam e dall'Algeria: vi ho ritrovato molto spesso il chiaro filo conduttore del vangelo imparato sulle braccia di mia madre, che è stata la mia prima chiesa, proprio qui in Algeria. La mia morte sembrerà dare ragione a quelli che mi hanno così facilmente trattato da ingenuo o da idealista: "Lo dica adesso quello che ne pensa!". Ma costoro devono sapere che alla fin fine io sarò stato liberato dalla curiosità più lancinante che mi porto dentro: affondare il mio sguardo in quello del Padre per vedere i suoi figli dell'Islam come lui li vede: tutti illuminati della gloria di Cristo, anche loro frutto della sua passione, investiti del dono dello Spirito, la cui gioia segreta sarà di ristabilire la comunione e la somiglianza giocando con le differenze. Di questa mia vita perduta, totalmente mia e totalmente loro, io ringrazio Dio che sembra l'abbia voluta tutta intera proprio per questa GIOIA, contrariamente a tutto e malgrado tutto. In questo GRAZIE, dove tutto è detto ormai della mia vita, io includo naturalmente voi, amici di ieri e di oggi e voi, amici di qui, mettendovi accanto a mia madre e mio padre, accanto ai miei fratelli e alle mie sorelle, voi che siete il centuplo che mi è stato dato secondo la promessa. E includo anche te, amico dell'ultimo minuto, che non sai quello che fai. Si, lo voglio anche per te questo GRAZIE e questo A - DIO, Dio che porta il tuo volto. E che ci venga concesso, se Dio lo vorrà, Lui Padre di tutti e due, di ritrovarci finalmente felici in Paradiso. AMEN. InschAllah (se Dio lo vorrà!)". [dal sito www.finestramedioriente.it promosso da Don Andrea Santoro]
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Guest_jaki for peace_*
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Sep 22 2007, 04:55 PM
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Guest
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PREMESSA: Perfavore, se dovete citare il mio messaggio citatelo nella sua completezza e non parzialmente, in quanto ciò è causa di disguidi non solo nella vita virtuale ma anche in quella reale. (Teofilo @ Mercoledì, 2007-Set-19, 09:19) Se la prudenza è per te pregiudizio........no comment. Questa non è prudenza! ("Teofilo") non mi stancherò mai di dirlo: i musulmani sono tipi che difficilmente scendono al dialogo Se questo non è pregiudizio... Ops, scrivo per tutti (sperando sia inutile perchè mi auguro che tutti conoscano il significato della parola pregiudizio) il significato della parola pregiudizio. ("Appunti @ quaderno di reliogione cattolica classe IV D @ Liceo Classico "G.M. Dettori @ Lunedì 23 Aprile 2007. Prof. Maxia Dorotea"") Pregiudizio: Giudizio espresso nei confronti di un gruppo a priori, cioè indipendentemente dai fatti; non modificabile nel corso del tempo ed eticchettatura del gruppo a causa di azione messe in atto da una minoranza appartenente al Gruppo stesso.
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Sep 22 2007, 06:03 PM
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Iscritto il: 14-September 05
Utente Nr.: 21
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Per parafrasarti ....Per favore vedi tu di non frintendere e manipolare il mio pensiero estrapolandone una frase. Visto che la prudenza è una virtù partiamo dal concetto di virtù, come puoi leggere nel "Cattolico" a cura di Padre Raimondo Marchioro: " la virtù è un'abitudine costante dell'anima a fare il bene" ( capitolo VII pag 185 ). "La virtù perché sia tale deve stare nel mezzo tra l'eccesso e il difetto" ( capitolo VII pag 187 ). Il mio pensiero si colloca nel giusto mezzo perché se da un lato affermo che "i musulmani sono tipi che difficilmente scendono al dialogo " dall'altro dico anche ( cosa che ti ha fatto comodo elidere per manipolare il mio pensiero ) che " se esistono musulmani che secondo l'insegnamento di Giovanni XXIII "cercano più ciò che unisce di ciò che divide" sono evidentemente persone da apprezzare ...". Il fatto che io ritenga che siano pochi non mi pare che sia un pregiudizio nei loro confronti. Se infatti analizziamo la definizione che hai riportato tu ( probabilmante più per te che per altri ) vediamo che il pregiudizio è: 1)"Un giudizio espresso nei confronti di un gruppo a priori, cioè indipendentemente dai fatti". Il mio giudizio non può essere aprioristico perché non è indipendente dai fatti: passi del corano che invitano ad estendere la Casa dell'Islam sulla casa della Guerra, uccisione di missionari cristiani, limitazioni di pratiche di culto cristiane ecc.....questi non sono forse fatti? 2)"non modificabile nel corso del tempo" E chi ti ha detto che il mio pensiero non sia modificabile nel corso del tempo ???? Basterebbe dimostrami dove sbaglio per farmi cambiare idea. 3)"etichettatura del gruppo a causa di azione messe in atto da una minoranza appartenente al Gruppo stesso". Scusa, sulla base di cosa sostieni la tesi per cui la maggioranza dei musulmani sarebbe gente tollerante e aperta al dialogo??? In molti paesi in cui hanno il potere, come già ti hanno ricordato altri in questo forum, la libertà di parola di cui godi, sia su questo forum che nel tuo stesso paese, potresti solo sognartela.
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Sep 22 2007, 06:24 PM
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Utente Nr.: 17
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No, mi arrendo... c'ho provato ma non riesco. Anche qui dichiaro la mia sconfitta ed il mio errore. Avrei dovuto seguire da subito la discussione... ora è lunghissimo rileggere tutto e commentare Considero solo il titolo per dire rapidamente il mio pensiero. Papa Islam e Cristiani Il Papa... ne ha dette, certamente frainteso nel significato di ciò che diceva, ma come tutti anche lui deve soppesare ciò che dice. Islam. Religione intensa, in alcune cose ammirabile. I Mussulmani più "ferventi", diciamo più credenti, vivono nella loro vita ciò che è la fede, forse un pò come gli Ebrei, e credo molto più di come riusciamo a viverla noi. Per noi è drammatico non mangiare carne il venerì, loro non mangiano durante i giorni(intendendo col sole) del Ramadan, ma è solo per dirne una... Questo Vivere nella fede è sia motivo di vanto che pericolo ... quando la fede diventa FANATISMO... ma qui ci sarebbe un altro tema da trattare, che mi attirerebbe molte antipatie, e un forum non è proprio il posto esatto per parlarne... I Cristiani. Perchè i cristiani hanno paura dei mussulmani? Io non ho paura di un'altro uomo, perchè dimentichiamo che di esseri umani si tratta. Renderò la MIA FEDE una di quelle FAI DA TE, ma io credo che il cuore di tutto sia l'AMORE. Non voglio parlare di miele, api, Peace&Love e via discorrendo... Io parlo della fiducia che si può avere in ogni uomo, nell'amore che DOBBIAMO dare agli altri quando riceviamo un torto... L'Amore per chi ci ama è facile, no? Non ci viene detto d'amare il Nemico? Mqa soprattutto... se di nemico non si trattasse? Don Andrea Santoro Amava... tutto qui. Aveva Fiducia nel prossimo. E' morto! Anche i Martiri sono morti per la Fede! Vogliamo dire che lui era uno sciocco? Sarebbe dovuto rimanere nella sua parrocchia, su terra amica... dovremmo dimenticare di Evangelizzare il Mondo perchè il Mondo è cattivo? E qui non dico che dobbiamo invadere i luoghi dove aumenta il numero di mussulmani STIL CROCIATE. Non sarebbe il caso che in questi luoghi, pericolosi SI, un buon Cristiano vi si recasse a mostrare cosa vuol dire essere Cristiani? L'esempio è il miglior modo per comunicare. Madre Teresa AMAVA DIO NEL POVERO, non direttamente il povero. Ma ciò non significa che non amasse anche quel guscio purulento che accarezzava, che pronunciava parole incomprensibili rivolte ad un'altro Dio. Le questioni politiche poi son un'altra cosa. Volevo dire solo questo. Evitiamo il sillogismo Mussulmano=Pericolo Son stato prolisso. Chiedo scussa. Tema avvincente Scusate se non ho citato nessuno di voi, ma c'era troppo da leggere... lo farò con calma... poi vi criticherò abbondantemente e sputerò sentenze e giudizi sui vostri SACROSANTI pensieri ( si legge la critica velata ??? ) Ciao Criticoni
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Signore, quando ho fame, dammi qualcuno che ha bisogno di cibo, quando ho un dispiacere, offrimi qualcuno da consolare; quando la mia croce diventa pesante, fammi condividere la croce di un altro; quando non ho tempo, dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento; quando sono umiliato, fa che io abbia qualcuno da lodare; quando sono scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare; quando ho bisogno della comprensione degli altri, dammi qualcuno che ha bisogno della mia; quando ho bisogno che ci si occupi di me, mandami qualcuno di cui occuparmi; quando penso solo a me stesso, attira la mia attenzione su un’altra persona. Rendici degni, Signore, di servire i nostri fratelli Che in tutto il mondo vivono e muoiono poveri ed affamati. Dà loro oggi, usando le nostre mani, il loro pane quotidiano, e dà loro, per mezzo del nostro amore comprensivo, pace e gioia.
Madre Teresa di Calcutta
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Sep 22 2007, 07:23 PM
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(shakespeare1564 @ Sabato, 2007-Set-22, 19:24) No, mi arrendo... c'ho provato ma non riesco. Anche qui dichiaro la mia sconfitta ed il mio errore. Avrei dovuto seguire da subito la discussione... ora è lunghissimo rileggere tutto e commentare Quoto tutto quello che hai scritto. Era troppo lungo per quotare tutto, però concordo assolutamente con ciò che dici. Musulmano=pericolo? Non la penso così. Fare di tutta l'erba un fascio non è mai la cosa migliore; ci impedisce di "andare oltre". Un'altra cosa che volevo chiedervi: Jaki ha citato una frase detta più volte da Mons. Mani: i musulmani non amano come i cristiani. In sintesi, il senso della frase è questo. Cosa ne pensate?
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Vivi il momento che va...
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