C'era una volta,
un ragazzo molto silenzioso, che viveva in un paese non lontano da Madrid,
era povero aveva solo due grandissimi amici con cui passava il tutto il suo tempo,
erano molto uniti perchè avevano in comune grandi sogni e grandi passioni, oltre ad un amore senza limiti per il il loro Dio.
Ma un giorno, mentre passeggiavano insieme verso il mercato, incontrarono uno schiavo che veniva frustato dal suo padrone; era una scena comune in quei tempi, ma quell'istante, anche se allora non lo sapevano, avrebbe cambiato la loro vita. Presero tutto quello che avevano e andarono in giro per il mondo e arrivarono in Brasile. qui trovarono una situazione terribile: la dignità mana veniva costantemente calpestata,
decisero di creare un ordine che aveva come carisma e moto LIBERI X LIBERARE, dove dovevano dare la propria vita in cambio di altre perosone meno fortunate,ma molti intorno a loro non riuscivano a capire quesl sacrificio. si chiedevano: come si può dare la propria vita per persone che non si conoscono e non rappresentano nulla per noi?
uno dei tre disse: Amar come Gesù amò, pensar come Gesù pensò, soffrir come Gesù soffriva, gioir come gesù gioiva..e quando arriverà la sera tu ti senti pazzo di felicità...
qualcuno che pensò che erano davvero dei pazzi. altri invece, toccati dalle loro parole, compresero il significato di ciò che facevano, il loro amare senza riserve. Molti si unirono a loro, ma c'era un ricco signore spagnolo che li odiava perché ciò che predicavano lo impoveriva di molto denaro; allora questo nobile un giorno li accusò di averlo derubato ed i loro capi andarono in prigione.
Sembrava non ci fossero più speranze; coloro che tanto avevano decantato la libertà si trovavano in prigione. Ma ciò che importava era che i loro cuori fossero ancora liberi, perché continuavano a confidare nell'aiuto di quel Dio che mai li aveva delusi. E, dopo una notte di preghiere videro volare sull'alba un gabbiano, e in quel momento, furono abbagliati da una luce.
Non credevano ai loro occhi, ma in un battito di ciglia compresero...
Quello che si stagliava dietro il gabbiano era un UFO!
Cioè un piccione mangiapane a UFO.
Ed il piccione sembrò gufo..poi civetta poi pony express (il pegaso volante)...era invece lo Spirito Santo. Si posa su tutti i giovani che lo accolgono e lo accoglieranno e l'hanno accolto: liberamente, senza imposizioni.
E questo ragazzo...non molto lontano da Madrid, aveva un suo prossimo, un suo simile, nel carattere, nell'imtemperanza e nella testardaggine. E i due fecero una grande amicizia, assieme al Padre di tutti.
Fecero molte cose assieme, compirono i loro studi, conobbero il mondo.
Scoprendosi l'un l'altro compresero che la loro Amicizia era importante, che assieme avrebbero potuto fare grandi cose, ma che se si fossero divisi avrebbero potuto fare il doppio del bene....
Perciò, l'amico del nostro protagonista prese una nave che salpava verso terre lontane.
Ma all'improvviso, a circa metà viaggio, ci fu una violenta tempesta... E i marinai furono costretti a gettare in mare tutto il carico. Ma quando una cassa di legno molto pesante venne gettata in mare... la tempesta si placò. Tutti erano curiosi di vedere cosa vi fosse dentro...
e quindi seguirono la cassa fino a che questa non approdò su una spiaggia. nessuno riusciva ad aprirla così la gente andò a chiamare i padri vestiti di bianco perché così era stato gridato dalla voce di un bambino che non aveva mai parlato prima di allora. I frati aprirono la pesante cassa e dentro trovarono, ben protetti, una spada, uno scudo ed un medaglione.
Nessuno dei marinai imbarcati sulla nave sapeva di chi fossero questi antichi oggetti, ne dove questa cassa fosse destinata ad arrivare.
Incise sopra lo scudo c'erano poche parole... Una frase che così diceva:
"liberi per liberare!"
La spada era un oggetto che trasmetteva semplicità ma al tempo stesso una grande ricercatezza e ricchezza.
La sua elsa vedeva un impugnatura di color rosso intenso. Il pomolo era argenteo, rilucente, e il rilievo in oro, di forma sinuosa, recava una chiara e bellissima lettera M.
La guardia crociata era formata da due rami in argento, che nascevano dall'impugnatura,e che si aprivano in una serie di ramoscelli a formare una piccola cupola a protezione della mano che la impugnasse. Da ramoscello spuntavano piccole foglie e roselline d'oro.
La coccia era di un materiale nero, con riflessi che al sole potevano essere di un blu o vede molto intenso ma cupo, che sembravano nascere al suo interno.
La lama era argentata e recava un'incisione che sul fondo appariva scura, nera, e che faceva così esaltare maggiormente la scritta
"
Noli vinci a malo, sed vince in bono malum".
(per le parti della spada)